Quando il mare piu’ vicino e’ quello del Nord si e’ costretti a cercare delle alternative domenicali, e cosi’ ho scoperto un concetto a me semi-sconosciuto, la gita al lago. Ma non un lago qualsiasi, bensi’ il famosissimo lago di Rastede-Nethen, dove tutti possono cimentarsi in uno sport particolare, lo sci d’acqua. Non certo trainati da un motoscafista paziente, ma aggrappati alle corde di un impianto tipo ski-lift.
Il concetto è semplice: si attende il proprio turno con gli sci ai piedi e la corda in mano, sopra una passerella a filo d’acqua. Quando si libera un po’ di spazio si viene sparati in acqua ed immessi in un ovale. Se si cade, si e’ costretti a rientrare a nuoto; se tutto va bene, dopo 3 giri occorre uscire e lasciare spazio ad altri.

Ecco quindi la lista dei partecipanti, in ordine di esperienza:
Debuttanti assoluti: Riccardo, Christian, Sergio
Semi-debuttante: Benedetto
Semi-professionista: Dominik
Professionista: Marco
Riprese e fotografie: Fabio e Sabrina

Come è andata? Giudicate voi…

Il gruppo prima di entrare in acqua

La consegna degli sci

Sergio alla partenza

Lo stile di Marco…

… e il mio stile differiscono un po’

Benedetto usa la tavola

Nessuna foto di Mr. Gianni, il Ronaldinho di Brema, ma piuttosto un documento filmato:

(faccio notare che perde gli sci e resta attaccato, qualcuno gli urla anche “Lascia!”, poi rischia di essere investito da un passante)

Ed ecco il mio debutto assoluto:

E dopo qualche ora…

Inutile aggiungere, credo, che il completamento dell’ovale è rimasto un miraggio…

6 Comments

  1. Dai.. deve essere una figata!

    davvero un ottimo stile 😀

    per altro nell’ultimo video hai visto bene di staccarti nel punto più lontano dalla partenza! complimentoni!

  2. Bello via…la posizione del “sitzen” praticamente è quella che qui in Toscana si chiama “a buo punzone”?

  3. Ganzo!
    Ma ci sono anche ragazze che lo fanno? O c’è il rischio che si staccano le braccia dalle spalle? 😛
    Fantastico il commentatore!
    “Nuooooo…. Proprio in mezzo al lago mi è caduto….”

  4. RIspondo a tutti:
    Orestino: definirei la posizione “accosciata”, piu’ che a buo punzone

    Marco: sono caduto in quel punto altre due volte, ogni volta mi occorreva mezz’ora per ritornare. Alla fine prima di ogni partenza ero teso tipo finale Mondiale, mi concentravo perchè non volevo inabissarmi cosi’ lontano. Poi all’ultimo tentativo prima di tornare a casa ho superato quella curva: per la soddisfazione mi sono deconcentrato all’ultima curva dell’ovale, gli sci sono andati sott’acqua e io sono decollato in avanti di muso. Poi, contuso e felice, sono approdato alla spiaggia, che era a non piu’ di 10 metri.

    Chiarina: non solo ragazze, ma anche bambini che ci umiliavano per la facilità con cui sciavano

  5. di gia’…
    una cosa che si chiama vaterschi…
    mi pare che abbia gia’ detto tutto no???

    paredes fai ride!!!

  6. oh ma sei tornato???
    te lo scrivo qui perche’ se sei gia’ in italia sul telefono tedesco nn rispondi
    se sei sempre in germania nn rispondi su quello italiano
    su quello “per le fie” nn ti ci volevo chiama’ per nn metterti in difficolta’…
    insomma quando torni???
    birino???

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